Edizione del 2019 – Casa Editrice: Shake Edizioni
Genere: Saggistica, Società e Politica
Compralo su: AmazonMondadori StoreLa FeltrinelliIBS

Libro di Gustav Le Bon
Filosofo, etnologo, psicologo, biologo, per tutta la vita si fece chiamare professore senza mai aver conseguito neppure una laurea ma incontrovertibilmente si trattava di un personaggio centrale tra gli intellettuali francesi e tra le sue mani probabilmente capitò il lavoro di Seghele (le date lo confermerebbero) e lui con estrema intelligenza non solo lo completò ma lo diffuse con una esposizione chiara ed articolata, tanto che non solo il suo libro gli fece guadagnare fama internazionale, ma è accertato che divenne un manuale studiato da Lenin, Stalin, Hitler e Mussolini che addirittura lo indicò come il suo “libro del comodino” i quali basarono il loro potere sulla capacità di governare le masse, nuovo soggetto sociale che si affacciava sulla scena politica della fine ‘800 e rimase protagonista di tutto il ‘900.Lenin, Stalin, Hitler lessero meticolosamente l’opera di Le Bon e l’uso di determinate tecniche di persuasione nella loro dittatura sembra ispirato direttamente dai suoi consigli; ma anche Mussolini fu un fervido ammiratore dell’opera dello psicologo francese. “Ho letto tutta l’opera di Le Bon – diceva Mussolini – e non so quante volte abbia riletto la sua “Psicologia delle folle” E’ un opera capitale alla quale ancora oggi spesso ritorno”. La leggerezza di certi discorsi fatti da questi dittatori (alcuni li leggeremo nel penultimo capitolo “Le folle elettorali”) che hanno esercitato un’influenza enorme sulle folle, talvolta stupisce alla lettura; ma si dimentica che essi furono fatti per trascinare le folle, e non per essere letti da filosofi. L’oratore si mette in intima comunione con la folla e sa evocare le immagini che la seducono. Le affermazioni sono fatte in modo così autoritario, che vengono accettate a causa del tono che le accompagna. E normalmente queste suggestioni non sono accompagnate da argomenti o prove logiche, esse sono cacciate dentro quali verità lampanti, e sono cristallizzate in epigrammi ed assiomi, che vengono accettati per veri, in conseguenza della apparente arguzia, senza che nessuno pensi ad analizzarli. I sofismi politici e le spiegazioni usuali, appartengono a questa classe. Il moderno dittatore, sostiene Le Bon, deve saper cogliere i desideri e le aspirazioni segrete della folla e proporsi come l’incarnazione di tali desideri e come colui che è capace di realizzare tali aspirazioni. Anche in questo caso l’illusione risulta essere più importante della realtà, perché ciò che conta non è portare a compimento tali improbabili sogni quanto far credere alla folla di essere capace: “nella storia – aggiunge Le Bon – l’apparenza ha sempre avuto un ruolo più importante della realtà”. Le folle non si lasciano influenzare dai ragionamenti. Le folle sono colpite soprattutto da ciò che vi è di meraviglioso nelle cose. Esse pensano per immagini, e queste immagini si succedono senza alcun legame. L’immaginazione popolare è sempre stata la base della potenza degli uomini di Stato, dei trascinatori di folle, che il più delle volte, non sono intellettuali, ma uomini d’azione.


Clicca sul tuo store preferito per acquistarlo:
AmazonMondadori StoreLa FeltrinelliIBS
(formati disponibili: eBook e cartaceo)

Condividi su:
Similar Posts